Una giovane donna è seduta sul bordo di un divano. La protagonista assume una postura molto disinvolta e interlocutoria, per nulla intimorita. Infatti, nonostante il suo volto sia orientato verso destra, gli occhi sono, invece, puntati verso l’osservatore ed esprimono molta decisione. La ragazza è consapevole della propria bellezza e la ostenta in modo provocante ma contenuto.
La gamba destra è piegata mentre la sinistra distesa. Il busto è inclinato in avanti e il gomito destro appoggiato alla gamba al fine di permettere alla mano di sostenere il volto. La mano destra, a tal fine, offre un appoggio al mento mentre con l’indice, con atteggiamento vezzoso, sottolinea il grazioso trucco sugli occhi. Un abito succinto e leggero lascia intravedere i seni mentre le gambe sono coperte da spesse calze scure. Dietro la figura si scorgono alcuni arredi e le pareti chiare.
La scelta di utilizzare colori arbitrari e personali per dipingere soggetti e figure nel dipinto Donna in camicia, si stempera lasciando il posto a colori molto saturi ma descrittivi. Infatti, l’incaricato è rosa, seppure con riflessi azzurri, i capelli rosso arancio, l’abito e le calze blu. È evidente la scelta di articolare il linguaggio cromatico con un contrasto di complementarità tra arancio e blu, anche sulla pelle della donna.
Ugualmente, lo sfondo è rosso arancio, con variazioni di luminosità, in contrasto con il verde blu degli arredi. Infine, il volto, in ombra, velato di azzurro, fa risaltare l’arancio dei capelli che si legano tonalmente allo sfondo più chiaro. Il tono scuro verso destra mette in chiara evidenza il profilo della Donna in camicia e del lenzuolo bianco. Le campiture del corpo e dell’abito, invece, sono contornate da una linea spessa di colore blu.
Dichiaratamente aboliti la prospettiva geometrica, il chiaroscuro e le altre tecniche di costruzione dello spazio, in Donna in camicia l’ambiente è costruito mediante la sovrapposizione delle forme. La figura della protagonista riempie il piano pittorico dall’alto in basso. Dietro di lei, ad una distanza indefinita si sviluppa l’ambiente della stanza. André Derain lascia, quindi, al nostro sguardo il compito di interpretare la sua pittura e comprendere misure e distanze.